MIRRORLESS: fotocamere e obiettivi

Questo articolo parla di fotocamere mirrorless, di obiettivi pensati per esse e di obiettivi che possono essere montati su di esse. Il tutto cercando di ripercorrere i momenti principali della storia di questa tecnologia diventata dominante.

Avevo già riscritto questo pezzo nel 2021, il titolo precedente era Cos’è una fotocamera mirrorless. Impostai quella seconda stesura affrontando anche la contrapposizione tra reflex e mirrorless. Ma, allo stato attuale delle cose (nel 2023, anzi 2024 ormai) anche la seconda versione dell’articolo non risultava più attuale.

Per me non ha più senso contrapporre reflex e mirrorless perché, in termini di produzione di nuove fotocamere, le reflex non esistono più. L’unico brand che fa eccezione è Pentax, e non ho nulla contro Pentax, ma se guardiamo al volume delle vendite il peso del marchio non è così elevato.

In ogni caso, lascio per le conclusioni una riflessione sulle reflex; ora giusto due parole di contestualizzazioni sui due sistemi per poi entrare nel vivo.

Nota: da diversi anni lavoro con atrezzatura Sony, è uno dei brand che conosco meglio quindi è quello che ho utilizzato principalmente nei miei esempi.

Mirrorless: le senza specchio

Mirrorless significa letteralmente senza specchio. Lo specchio e il pentaprisma, elementi distintivi delle reflex, vengono eliminati. Nelle fotocamere reflex uno specchio all’interno del corpo macchina devia l’immagine inquadrata dall’obiettivo al mirino ottico. In questo modo l’occhio vede ciò che si sta inquadrando (e ciò che il sensore catturerà), senza la mediazione dell’elettronica. Questo comporta anche che nel mirino ottico non vengono mostrati simulazioni dell’esposizione o effetti correttivi applicati dal software, come avviene quando si usa un mirino elettronico o si inquadra con lo schermo in modalità live view.

Nelle mirrorless (prive di specchio e pentaprisma) il sensore “legge” l’immagine inquadrata e la trasmette sullo schermo posteriore o nel mirino elettronico (quando presente).

Reflex Vs Mirrorless: come l'immagine inquadrata raggiunge il mirino e/o loschermo
Reflex Vs Mirrorless: come l’immagine inquadrata raggiunge il mirino e/o lo schermo

Non tutte le mirrorless hanno obiettivi intercambiabili

Nel linguaggio comune, con “fotocamera mirrorless” intendiamo principalmente modelli a ottiche intercambiabili, le mirrorless interchangeable lens camera (M.I.L.C.). Nonostante questa consuetudine, qualunque digitale senza specchio tecnicamente è una mirrorless, anche se l’ottica non è intercambiabile (come nelle compatte o nelle bridge). Per non creare confusione, in questo articolo continuerò a intendere le mirrorless come fotocamere a ottiche intercambiabili.

Reflex e Mirrorless: dimensioni

Le dimensioni, dopo alcuni anni dall’introduzione sul mercato, hanno smesso di essere un aspetto scontato. Le prime mirrorless sono state elogiate (o denigrate) per le loro dimensioni contenute, ma con il passare del tempo le fotocamere senza specchio non sono più state necessariamente sinonimo di portabilità. A mano a mano che il livello di professionalità dei corpi macchina si è alzato alcune mirrorless hanno raggiunto dimensioni non indifferenti. E, a differenza di quanto si potrebbe pensare, la dimensione del sensore non è stato sempre un fattore determinante: basti osservare che uno dei corpi macchina più imponenti è stata la Olympus OM-D E-M1X dotata di sensore Micro4/3.

Inoltre, la situazione attuale mostra tendenze opposte: da una parte abbiamo mirrorless con corpi compatti (come la full frame Sony A7C e le più recenti A7C II (link affiliazione) e A7CR o le medio formato della linea X di Hasselblad), dall’altra modelli che ricordano le reflex di fascia alta (Canon R3). E i modelli con dimensioni intermedie tra questi due estremi sono un’infinità.

Sony A7C (a sinistra) - Canon Eos R3 (a destra) (fonte: Camera Size)
Sony A7C (a sinistra) – Canon Eos R3 (a destra) (fonte: Camera Size)

Obiettivi per le mirrorless

Gli obiettivi hanno seguito un percorso analogo a quello dei corpi macchina. All’inizio, quando solo alcuni marchi stavano investendo concretamente in questo settore, le ottiche di fascia alta non erano la norma. Anzi, molta della produzione continuava a essere condizionata dal fattore portabilità ed economia. Poi, a mano a mano che le mirrorless stavano conquistando il mercato e mostravano caratteristiche sempre più evolute, hanno iniziato a comparire ottiche adeguate. Ottiche dal prezzo e dalle dimensioni importanti, in alcuni casi anche perché erano adattamenti evidenti di obiettivi progettati per le reflex (mi riferisco in particolare alla vecchia linea di Sigma). Ma, avvicinandosi al 2020, anche su questo fronte le cose sarebbero nuovamente cambiate.

Qualità e portabilità

Nei settori tecnologici ci sono alcuni trend che si ripetono in maniera ciclica. Intorno al 2020 la portabilità senza troppi compromessi torna a essere particolarmente importante. Lo testimoniano l’uscita di modelli come la Sony A7C, dove C sta per compatta. Si trattava di una mirrorless full frame a ottiche intercambiabili (che ho utilizzato per più di due anni e su cui ho pubblicato diversi video) dalle dimensioni davvero ridotte. Di fronte all’affacciarsi di modelli performanti, che producevano immagini di buona qualità ed erano nuovamente compatti, anche la compattezza e la qualità delle ottiche tornavano questioni centrali. I primi a rendersene conto furono produttori terzi come Tamron, Sigma, Samyang (con la sua serie Tiny) che vennero seguiti, a breve, da prodotti analoghi realizzati dalle case madri.

La situazione attuale

Ma nella seconda metà del 2023 quale è la situzione? Il quadro è abbastanza vario.

Da un lato permane la produzione di ottiche compatte, autofocus e di qualità, con una luminosità massima non sempre elevata. Dall’altra abbiamo un boom di ottiche fisse, spesso manuali e molto luminose, alcune anche di alta qualità, realizzate da produttori orientali.

Vari marchi stanno aggiornando il proprio catalogo sostituendo gli obiettivi progettati per reflex e riadattati per mirrorless con modelli progettati nativamente per mirrorless. Uno di questi è Sigma che da poco ha rilasciato un 50mm f/1.4 in diretta concorrenza con la proposta di Sony.

Ancora, nell’ottica di far convivere qualità d’immagine e dimensioni sono state perseguite due strategie. Da una parte un impiego sempre più massiccio dell’elettronica per sopperire via software ad alcuni compromessi progettuali, dall’altra la riprogettazione degli schemi ottici per ottimizzare modelli precedenti, cercando di ridurne ingombri, dimensioni e migliorandone contestualmente la resa. Come esempio basta guardare alle differenze fra la vecchia e la nuova versione dello zoom professionale G Master di Sony: il vecchio 24-70/2.8 GM (link affiliazione) e il nuovo Sony 24-70mm f/2.8 GM II (link affiliazione).

Sony A7R V con Sony 24-70/2.8 GM prima serie (a sinistra) e Sony 24-70/2.8 GM II (a destra) (fonte: Camera Size)
Sony A7R V con Sony 24-70/2.8 GM prima serie (a sinistra) e Sony 24-70/2.8 GM II (a destra) (fonte: Camera Size)

Infine, un fenomeno che non può essere ignorato, è come alcuni produttori cinesi stanno innovando ed elevando il livello dei propri obiettivi mantenendo – in alcuni casi – dei prezzi molto più che competitivi. Un esempio è il Viltrox 16mm f/1.8 (link affiliazione) per Sony full frame, che non ho provato di persona ma pare essere stato una rivelazione. Dai rumors si apprende anche che a breve Viltrox farà parlare ancora di più di sé. Allo stesso modo, un altro produttore che sta sorprendendo per qualità e innovazione, soprattutto nel settore macro, è Laowa.

Provando a sintetizzare

Ciò che vediamo adesso non è più un trend univoco ma una serie di strategie differenti volte ad accaparrarsi ogni spazio ancora disponibile. Da una parte continuano ad aumentare le ottiche fisse e zoom di qualità, quando possibile compatte, per soddisfare gli utenti che scelgono modelli mirrorless dalle dimensioni più contenute. Dall’altra, realizzare obiettivi professionali o specialistici senza compromessi, dalle dimensioni e dal prezzo importanti non costituisce più un tabù per il sistema che ha sostituito quello reflex.

Il sistema mirrorless è maturo e non ha più nulla da invidiare al suo predecessore.

Alcuni produttori orientali stanno portando una ventata di novità nel settore ottiche, anche osando e proponendo soluzioni originali. Penso che sia un fenomeno utile, anche per smuovere le acque.

Fotocamere mirrorless: nuova vita per gli obiettivi vintage (e non solo)

Una caratteristica secondaria, direi quasi un effetto collaterale, delle fotocamere mirrorless è che la loro tecnologia permette di ridare nuova vita sia ai vecchi obiettivi manuali e anche a certi obiettivi autofocus progettati per il sistema reflex. Infatti, l’assenza dello specchio e del pentaprisma ha permesso di ridurre lo spessore del corpo macchina e, di conseguenza, anche il tiraggio. Il tiraggio è la distanza tra il supporto sensibile (pellicola o sensore) e l’attacco dell’obiettivo.

Differenza di tiraggio fra una fotocamera reflex (sopra) e una mirrorless (sotto). Image credit: Shigeru23 (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Differenza di tiraggio fra una fotocamera reflex (sopra) e una mirrorless (sotto). Image credit: Shigeru23 (Own work) [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Un tiraggio più corto può essere sfruttato, grazie ad appositi adattatori, per montare sulle mirrorless praticamente ogni ottica progettata per sistemi non mirrorless (a pellicola o digitali).

Dato che le mirrorless hanno un tiraggio inferiore, l’adattatore posto fra il corpo macchina e l’obiettivo compenserà la differenza di tiraggio permettendo di mantenere il corretto funzionamento dell’obiettivo e la messa a fuoco a infinito.

Fattore di crop

Per sapere cosa è il fattore di crop e perché è importante tenerlo in considerezione leggere Olympus Zuiko 50 mm f/1.8 adattato su mirrorless Micro4/3 [studio test]

Conclusioni

Le poche ultime limitazioni che fino a non molto tempo fa separavano le reflex dalle mirrorless sono state superate. Ma il fatto che ormai il mercato sia mirrorless non vuol dire che le reflex siano diventate di punto in bianco dei pezzi da museo o degli strumenti non validi, anzi. Questo potrebbe anche essere un buon momento per acquistare un corredo reflex a un prezzo interessante.

Il tono degli articoli e dei video che ho pubblicato fino a oggi affrontava la questione reflex e mirrorless in modo diverso, ma penso che siamo giunti a un momento in cui bisogna adeguare il ragionamento allo stato attuale delle cose. Ciò non vuol dire demonizzare le reflex o considerarle prodotti non più utili, ma accettare il fatto che si tratta di tecnologia fuori produzione.

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